Apri le Braccia - Riciclofficina
La Fondazione Apri le Braccia nasce dalla trentennale esperienza dell'Associazione di Volontariato Noi Come Voi ets, con l'intento di promuovere attività assistenziali, sociali, culturali e di inserimento lavorativo per persone disabili. Nella sua sede di Galliate, è stato creato un centro diurno-residenziale dove 19 dipendenti e 8 collaboratori gestiscono l'erogazione delle attività di animazione e lavoro con finalità educative, riabilitative e sportive.
Fra i progetti seguiti dalla Fondazione, vi è anche Gli Artigiani della Quantità, un servizio di sgombero cantine, smaltimento rifiuti e restauro di vecchi mobili. Proprio questa attività, ha offerto l’occasione di recuperare una vecchia bicicletta e acquisire i primi rudimenti della riparazione. Ne è derivata l'idea del progetto Ri-CiclOfficina, che vuole creare un luogo di incontro e integrazione dove promuovere lo scambio di saperi tra i partecipanti:
ciclomeccanici apprendisti ed esperti
volontari
persone con disabilità o svantaggiate
appassionati
sfruttando la ciclo-meccanica come strumento educativo e riabilitativo, per il singolo e per il gruppo, per la promozione della cura del sé e il rafforzamento delle relazioni e della coesione interna.
Il laboratorio, che si aggiungerà alle altre quattro Ciclofficine “sociali” presenti in Piemonte (nessuna delle quali nella provincia di Novara), verrà realizzato nell’area verde antistante la sede della Fondazione, strutturandosi, in un primo momento, come laboratorio occupazionale per i propri utenti e per quelli dei Centri Diurni dell’Ovest Ticino, ma coltivando l'ambizione di evolvere in attività lavorativa, attraverso l’avvio di un servizio di bike-sharing e/o di noleggio.
Fra i progetti seguiti dalla Fondazione, vi è anche Gli Artigiani della Quantità, un servizio di sgombero cantine, smaltimento rifiuti e restauro di vecchi mobili. Proprio questa attività, ha offerto l’occasione di recuperare una vecchia bicicletta e acquisire i primi rudimenti della riparazione. Ne è derivata l'idea del progetto Ri-CiclOfficina, che vuole creare un luogo di incontro e integrazione dove promuovere lo scambio di saperi tra i partecipanti:
ciclomeccanici apprendisti ed esperti
volontari
persone con disabilità o svantaggiate
appassionati
sfruttando la ciclo-meccanica come strumento educativo e riabilitativo, per il singolo e per il gruppo, per la promozione della cura del sé e il rafforzamento delle relazioni e della coesione interna.
Il laboratorio, che si aggiungerà alle altre quattro Ciclofficine “sociali” presenti in Piemonte (nessuna delle quali nella provincia di Novara), verrà realizzato nell’area verde antistante la sede della Fondazione, strutturandosi, in un primo momento, come laboratorio occupazionale per i propri utenti e per quelli dei Centri Diurni dell’Ovest Ticino, ma coltivando l'ambizione di evolvere in attività lavorativa, attraverso l’avvio di un servizio di bike-sharing e/o di noleggio.